Ragazzi eccomi qui/seduto sulla mia sedioletta/con le braccia abbandonate sulle cosce e le manine tra le
ginocchia/in questa stanzetta di terapia di gruppo/in cerchio tutti che
ascoltano quello che dico(perché è il mio turno)/si parla di rapporti che nascono e muoiono/che fanno nascere(rinascere)
e che fanno morire(eheh…rimorire non si può dire!....o si?) e comunque dei
perché ci si perde dopo essersi trovati/…ci si perde perché siamo nel giusto
giudicando l’altro che sbaglia o perché siamo nel torto giudicando l’altro che
invece è nel giusto/in ogni caso un senso di sconforto si aggrappa alle
nostre spallucce che solitamente/al contrario di quanto andiamo dicendo/ non
sono forti e larghe e quindi quel senso sconfortante deve ancor di più affilare
i suoi artigliucci per affondarli nella carne e non scivolare giù/…ahhh e come
lo fa bene! Per quanto ti agiti e scrolli lui resta lì indosso/ come un maglioncino
di lana in piena estate/…quindi oltremodo fastidioso direi antisalutare. A
questa mia uscita tutti i seduti in circolo si fanno una sana risatina
amarognola guardandosi con gli occhietti strizzati (tipo
scambiamoci un segno di pace) e a questo punto ridacchio io
amaramente/ per aver riattizzato i loro sensi di perdita/guardo l’orologio a
forma di sole (forma adatta ad una stanzetta da terapia di
gruppo) mi restano 2 minutini per terminare il terminabile nel breve lasso di
tempo che ognuno ha a disposizione/…5 minutini (per non
scadere nella pesante autocommiserazione di
se stessi) perché passati i 5 minutini…ci si scade eh!! Una dei seduti in cerchio
azzarda una domanda:/…e allora che bisognerebbe fare?/ NIENTE sbotto…accetti la
perdita qualunque essa sia stata e ti prepari a subirne
ancora!! Mi sento rosso in volto…un pochetto isterico ma sfogato ahhh sfogatoooo!
Quelli e quelle a bocca aperta delusi/un tantino meno di quella che ha fatto la
domanda /che mi sembra diventata un tappetino grigio/lascio passare i 30
secondi che mi restano/silente ed osservato da 11 paia di occhietti non più
strizzati ma indecisi se guardare i miei o la mia mano alzata sopra le
ginocchia/con il medio dritto verso il soffitto e intanto penso alla prossima
seduta quando qualcun altro deluderà me!
Nessun commento:
Posta un commento