Se avessi saputo
che sapendo di sapere
quel che non sapevo
avrei saputo che il saperlo
mi avrebbe indotto a sapere
di non sapere un sacco di cose
che pensavo di sapere.
Sapendole ho saputo
che saperle
semplicemente mi fa stare peggio
che se avessi saputo
di non sapere niente.
Sapere di sapere
fa sì che il dubbio di non sapere tutto
diventi ansia di sapere ancora.
Sapere se c’è altro da sapere
per togliere ogni dubbio
di non sapere tutto.
...e quando poi sai tutto
non sai ancora
se tutto è proprio tutto
o c’è dell’altro.
La poesia è come la merenda, serve a riempire i buchi che si formano, non nello stomaco ma nella vita. Qui ne offro di vari gusti, merendine da scartare quando i buchi creano troppo vuoto.
lunedì 27 aprile 2015
giovedì 16 aprile 2015
Reparto P.
Occhi che guardano il
fuori del niente...
incerti passi su orme
d’incerto...
muoversi piano di
mani silenti.
Gesti che sanno
d’amaro…alla vista.
Delicatezze sorrise
da dentro.
Ombre che dormono le
ore del tempo
sopra un letto che
s’è fatto mondo.
Storie di storia
non scritta sui libri...
storie che il mondo
non vuole sentire.
mercoledì 8 aprile 2015
Un discorso di...tempo fa.
No no no...così non va...certo che no!
Sai tutte quelle debolezze...quelle paure che ti porti dentro
come fossero organi interni...visceri della tua anima...altro
che del tuo corpo!
E poi vorresti che io mi adattassi...ma adattarmi a che?
Ad essere una parte secondaria della tua vita...che poi...tua
non è...se andiamo a guardare ben bene.
Dici bene tu! Non è mia...ah magari non lo fosse!
Guarda che non mi sono scelto niente e... e... tirarsi fuori da
ciò che non si è scelto...
ti assicuro...non è cosa...non è cosa...va bè lasciamo stare...tanto...
Poverino lui...c’ha i problemi...lui!...figurati chi ti sente!
ah!
Allora secondo te...io mi farei carico di problemi
inesistenti...
come se il problema fosse comprare pesce invece di carne?
Ma tu guarda che presunzione credere di poter...
Poter cosa...cosaa?
Tu non hai il coraggio di fare quello che andrebbe fatto... e
basta.
Lasciare che si fottano...ommeglio si fotta!
Eccerto...ora sta a vedere che dovrei lasciare che
tutto...dico tutto...
vada più a puttane di quanto già non ci sia andato.
Certo...così dopo mi sentirei più leggero no? Più libero.
Più libero forse sì...anzi di sicuro ma...libero vorrei
sentirmici senza sentirmi contemporaneamente responsabile di...di...lo sai cosa!...respon...
Di cosa...della tragedia che sempre paventi? Ma daii...dai... che
qui l’unica tragedia sei tu.
L’altra...l’altra...quella che ti senti incombere sulla testa...quella...è solo una messa in scena!
Si...una messa in scena di quella...quella...quella là insomma.
Stavo dicendo...
responsabile di aver abbandonato qualcuno che nonostante gli
sbagli commessi...commessi perché qualcosa nella sua capoccia non funziona...ha
bisogno d’aiuto e...
e guarda caso l’unico che può farlo, sfortunatamente per me...sono io.
Perché io lo so...tu no...che se non lo facessi...finirebbe
male...
tutto molto ma molto male.
Quindi sono costretto a fare
qualcosa che farei volentieri a meno di fare. Ma tanto è inutile...se uno non
c’è dentro...non può capire come ci si sente!
Ah...e così facendo credi di far bene eh!
Credi che la cosa possa risolversi nel senso che speri!
Che poi...che cosa speri ancora non l’ho capito.
Speri che torni tutto come prima...prima diciamo così...della
“malattia”...eh? Povero illuso che sei!
Ma apri gli occhi...non vedi che sei usato!
Ma usato da chi...da una che non ha saputo nemmeno far buon
uso della propria vita?
...e che ora dipende da me...da me che sono stato coinvolto
nella sua “malattia”.
Sai...l’odio viscerale...può trasformarsi in qualcosa che
somiglia alla pena...strano eh?
Non l’avrei mai pensato...cazzo...se uno odia...odia!
E invece adesso sono proprio in questa situazione di merda.
Odiare...t’assicuro...è liberatorio! Provare pena...ti lega...ma
ti lega in un modo che non ha nulla in comune con l’amore...l’amore è una
libertà dell’anima...la pena è una costrizione!
Posso amarti? Sì...posso amarti...ma non come avrei voluto...
posso amarti come si ama il pensiero di un amore che avrebbe
potuto essere...se le nostre vite si fossero sincronizzate col tempo e lo spazio...ma non c’è stata sincronia prima d’adesso...che è tardi!
Amore e costrizione non possono convivere.
Prima c’era l’odio...che mi rendeva libero...libero di
lasciare che si fottesse...ma poi...ma poi...è
difficile capire...è difficile a spiegare!
Mhh...mhh...un amore che avrebbe potuto essere!
Già!
Guardiamo in faccia la realtà...anche quella del corpo...della
materia e di quello che dentro lei si nasconde!
Già!
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