Tra timo ipo e talamo
in molti labirinti
Io
passeggero...(ò)
disinSvolto nel passo.
Il desiderio impunta
in puntuali segni
che il dito sente
e gusta in punta d'unghia.
Tra un graffio e una carezza
avanzo
tra carne senza uscite
dietro angoliretti/netti
aspettative stanno
in sinuose curve
sbracate nel contrasto
A capire rinuncio
e con la lingua lecco
lascio lo stecco in solitaria
a disseccarsi all'aria.
Non mi capisco più
e per di più capisco
che il non capire d'altri
insiste senza sosta.
Nero su bianco
è
l'unica importanza
concessa a questo foglio.
Che tanto non si trova spiegazione
nemmeno al punto
disperso in mezzo al bianco.
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