venerdì 15 dicembre 2017

Via delle Piagge

Foto: Jacopo Serafinelli - Viterbo-Via delle Piagge

Il Luogo del Tempo della mia infanzia e adolescenza...
la vecchia casa di Via delle Piagge è sempre lì...con le scalette di pietra lavica...ammorbidite dai passi di Me Bambino...e su e giù e giù e su...di corsa.

La scala antica...dietro il portoncino...andava su...stretta e ripida tra muri antichi...per me antichissimi.

La porta...in cima...che quando mia zia la Rosina apriva...venivo investito dall'odore della cucina economica a legna..e mi piaceva...cavolo se mi piaceva...l'odore e il crepitio della legna sotto i cerchi di ghisa tondi di quel piano cottura...antico anch'esso...scuro...dove pentoloni d'acqua borbottavano in attesa delle fettuccine che lei...bianca di farina...tagliava sul tavolo bianco anch'esso...e che io di soppiatto…ma visto e sopportato… rubavo per gustarmele crude e morbide e buoooneee. 
La pasta cruda piace da morire ai Bambini...
e dentro casa un'altra scala...di legno...misteriosamente scricchiolante...che misteriosamente portava al sottotetto misterioso...un mistero famigliare ed amichevole...tra bigonci di coccio pieni di olive...nere e verdi...ed altri profumanti di olio d'oliva...e i rumori...ahhh i rumori di quella soffitta...scricchiolii e passettini veloci di vecchi legni e animaletti vari…piccole presenze sgattaiolanti sul pavimento di legno e tra le cose tipiche di una soffitta…tipicamente impolverate dal Tempo.

Lì c’era…che interrompeva il tetto…una porta finestra che…pur se chiusa…era tanto amica del Vento che lo lasciava entrare…e d’inverno…dicevo: E' un “freddore”…brrrr!

Si usciva…da lì…sul terrazzo sul tetto…tra tegole antiche…lucertole e uccelli d’estate…e col Sole che qualche minuscolo topo guardava col naso fremente all’insù…e d’inverno la neve…e il freddo…di fuori era bianco che il freddo all’interno sembrava calore.

E sotto…per strada…l’entrata assai buia di quella cantina…con l’arco scavato come antro profondo…coperto di grilli giganti ma buoni…pazienti e anche neri…brillanti alla luce di lampade ad olio. Mio zio mi portava con lui…come a scendere in pancia alla Terra…giu in fondo a spillare il suo vino dai tini.

Ero felice…a quel Tempo…di essere proprio un Bambino…uno vero…di quelli che vedono tutto nel modo in cui solo un Bambino sa usare i suoi occhi…in modo davvero pulito…!

Capivo che quello era il Mondo creato per Me da chi…legato a me da genetico Amore…l’aveva protetto nel Tempo…ed io ero lì a godere di quella creazione…Bambino che ero!


E adesso…che non c’è più nessuno dei Creatori del mio Mondo…adulto che sono…ma sempre Bambino…son qui…a guardare soltanto da fuori quel dentro di Me che è lì sotto al tetto di quella soffitta che ho qui nella testa e alla quale si sale dal Cuore che batte…usando la scala che scricchiola ancora.

sabato 28 ottobre 2017

Erotico pensiero




Vorrei sentirti liquida colare.

Colami intorno e addosso
quando-e se-verrà
il Tempo della carne nella carne…
in quel presente che sarà il momento.

Il Tempo andato è andato…
co’ i nostri incontri…
con le carezze e i baci…
umidi occhi…e sbagli…tanti…
i miei.

Ma se verrà il presente del momento
colami intorno e addosso
cingendo la mia carne
con tutte le tue labbra.

mercoledì 23 agosto 2017

Soldato


Solo/dato a qualcosa che non sai
Solo/dato in pasto alla paura
Solo/dato a dare e avere morte
Solo/dato all’altrui odio e al tuo
Solo/dato ad infami azioni
Solo/dato in uso del potere
Solo/dato via senza potere
Solo/dato al ricordo di tua moglie
Solo/dato al pianto di tua madre
Solo/dato via dall’essere anche padre
Solo/dato ad uccidere qualcuno come te solo/dato ad uccidere qualcuno
Tu e Lui solo/dati a riempire portafogli
di chi col sangue altrui ci fa cassetta
mascherando furbizia da giustizia.



martedì 8 agosto 2017

Amore quantico




So quel ch’è stato e quel che è
e quel che è sarebbe ora altro
se fosse stato altro…lì…
quando doveva esser quel che doveva.

Ma non lo è stato ed ora…
ci meraviglia il fatto
che siamo ancora qui
delusi e innamorati.

Innamorati d’un Amore strano
che ci fa…stranamente...essere quel che siamo.

Due cuori privati di capanna
sparsi nell’aria a farsi particelle
per incontrarsi ovunque
col semplice pensarsi.

lunedì 24 luglio 2017

Mora



Sogno quel sogno
che sogna sognante
il sognare di Te.
°
…e rivedo quel vento
tra vicoli stretti
…e risento sul viso
lo scuro tra i muri.

Mi giro e ogni passo
è lì sul selciato…
impronta di Me…
di Me che t’ho amata.

Mi sveglio e m’accorgo
che ancora ti amo…
ma il nostro è un Amore 
al gusto di more
appeso ad un rovo
di rami intricati
nel punto in cui un bivio
si è unito in un Uno.

In mezzo all’intrico
di foglie e di spine…
ritorno a sognare
di Te che sei “mora”.

sabato 15 luglio 2017

Adesso...

c’è lieve brezza…
e Tu…con lei…ci sei.

Il Sole s’è nascosto
fra strisce quasi fucsia…
c’è luce strana come se non lo fosse…
ed Io che leggo Te come se fossi qui.

Il libro dei tuoi versi emana il tuo profumo…
ancora dopo Tempo qui nella mia città…
come il tuo corpo…lì…nella tua Terra stretta.

Leggerti mi fa bene…e male nel contempo.

Avrei dovuto fare quello che non ho fatto…
amarti e basta…!

Amarti nel reale così come t’ho amata…
e t’amo in questo sogno.

lunedì 6 marzo 2017

A Te...


A Te…
che sulla Terra stretta
hai stretto la mia mano
e camminato lenta
tra muri stretti ed alti
guardandomi con gli occhi…che…
scuri come l’ombra di quei vicoli antichi…
nei miei si son riflessi.

I miei…che d’emozione…nei tuoi si sono persi.

Non ho potuto amarti…o forse non ho osato…
eppure t’Amo
solo pensando a quel sorriso vero
che con il suo colore ci dipingeva il viso…
a Te…dall’altra parte della strada…
e a Me…che sull’opposto marciapiede
facevo finta di guardare altrove
per mascherare l’emozione al cuore.

E poi ricordo bene quel tuo passo…
e ancora…quell’abbraccio e il bacio lieve.

E poi…e poi…
lo scorrere del Tempo e delle cose…
e Noi…
che ancora in questo Tempo ci sappiamo.

venerdì 17 febbraio 2017

Particolari (II)

Ripubblico questa mia...Particolari...arricchita dai versi di Elsa Paradiso (in corsivo)...Musa ispiratrice di molte mie Poesie e Pensieri...!
A Lei il sincero grazie del mio Cuore...!
Jacopo
°°°°°


Lo spazio tra i passi
La crepa del tronco 
Un pinolo in germoglio 
La formica isolata 
L’orma del cane 
Lo sputo sul sasso
...mi ricorda dell’uomo 

Non voltarti 
la forma non corra con gli anni 
il suolo più sotto 
ha corda a spasimo teso 
sublime condanna 
che gira nei tronchi 

La piuma d’uccello 
Un seme che vola / d’ailanto 
Una mantide prega 
Il sentiero che curva 
Un ciuffo di lana preteso dal rovo 
Il ronzio di un insetto 
La striscia di serpe
… e il fruscio del suo andare

Su nuovi sentieri 
scorrono vele 
ambrate carezze 
su un mare di fieno 
Maschio lo sguardo 
le stelle lenzuolano 
volte di estasi 
a prue protese
… e Violaciocca è il pensiero 
muschio fra l’anse del petto in questo fragile eterno 

La tristezza del rudere / consolato dall’edera/ 
esaltata dall’erba 
Lo scorrere d’acqua 
La presenza di ninfa 
Non voltarti 
Ildith 
non voltarti 

≈≈≈

La mia ombra insistente 
Il mio essere qui 
tra frammenti di mondi 
nel silenzio … in silenzio

anch’io mi f r  a   m    m     e     n       t        o

lunedì 13 febbraio 2017

De-pressione d’un pensiero.



Notti che non passano
senza il passaggio di pensieri bui…
pensieri fissi a fare i secondini
in ogni giorno nuovo.

Vado così…seguìto e circoscritto…
per corridoi di cose ripetute
che segnano i minuti d’ogni giorno.

Esisterà uno scrocchio della Vita
che faccia sobbalzare il Mondo intero?

La troppa “forza” spesa…è spesa…forse male…!

Non c’è rimborso…
resta una debolezza che la ricorda appena.

Lascio il giudizio a chi vuol giudicare
del modo giusto di spendersi per gli altri
sentendosi un esperto timoniere
non solo di una barca…la sua…
ma dell’intera flotta sul mare della Vita.

domenica 15 gennaio 2017

Il Peso del Mondo

I pochi versi che pubblico qui ed il titolo che ad essi ho dato mi sono stati ispirati da uno degli autori che amo di più e dal suo libro...Il Peso del Mondo.
http://aforisticamente.com/2011/01/03/peter-handke-il-peso-del-mondo/
°°°°°


Amori andati 
trasformati in altro… 
altro che non si riconosce 
e non si sa. 

Pezzi di Tempo fatto di duro astratto… 
astratto nel suo tragico presente 
con la tragedia che lo materializza. 

Reazione chimica 
che Amore fa con Odio 
quello che era ora non è più… 
quel che poteva essere 
essere non potrà. 

Condizionale condizionante il Tutto… 
|sempre quel se incombente| 
Tutto che adesso pesa 
pesante più del peso 
di questo Mondo tondo.