venerdì 19 luglio 2013

Grande amico Rasoterra



Cadendo dai pistilli...il polline nevicava l’aria che tremula di caldo s’elevava e Rasoterra tra nevicata d’oro e tremolante caldo andava tra malve gigantesche ed eleganti spighe…andava a compiere uno dei lavori che normalmente era consuetudine e necessità fare in questo particolare caldo periodo.

Andava Rasoterra a mungere Afidi sulle piante di Rosa Malgrigna dove loro erano soliti pascolare tra spine e boccioli…era un lavoro che non gli piaceva affatto e stavolta la sorte lo aveva puntato…non piaceva a nessuno mungere Afidi perché era un lavoro da contendere alle formiche che è risaputo si ritenevano da sempre uniche ad aver diritto di mungitura delle mandrie afidee.

Queste cose le conosco perché non è la prima volta che incontro Rasoterra…ah Rasoterra è un simpatico rappresentante del popolo Bassihssimih…e Rasoterra non è il suo vero nome…che una volta me lo disse ma la sua impronunciabilità rende impossibile anche scriverlo…l’ho battezzato io così visto che in effetti è più basso della suola delle mie scarpe.

Da quando miracolosamente un giorno che passeggiavo nel mio parco (non mio in realtà ma mio ugualmente) non l’ho schiacciato sul bordo del sentiero…Rasoterra va sempre in giro tra erba e sassolini fichiettando guardingo ommeglio emettendo un suono simile a quello di quando ci fischiano le orecchie però più cadenzato che sembra una marcetta lontana.

Rasoterra non è come potreste immaginarlo perché non potreste e quindi non cercate nemmeno di immaginarvelo.

Rasoterra è uno che ha in se le caratteristiche di tutto quello che lo circonda e nel quale lui si muove come fosse lui stesso quello che lo circonda…in pratica si muove come se si muovesse una parte del tutto di cui lui è parte.

Dicevo che da quando non l’ho schiacciato è diventato la mia guida particolare dei minuscoli particolari del grande parco…seguirlo a volte è cosa comica alquanto in quanto debbo portare l’occhio al suo livello che appunto è raso e un occhio raso comporta ginocchia e orecchio a terra e…culo in aria.

Ma da lì…con Rasoterra che accanto alla mia palpebra indica e spiega…beh ragazzi è tutta un’altra vista delle cose una vista da regressione temporale al tempo dell’infanzia e della meraviglia…che dopo una giornata di rotture di coglioni da veri adulti esauriti…è veramente una purificazione spirituale stare all’altezza di dove l’erba sbuca fuori dalla terra.



Grande amico…Rasoterra!

4 commenti:

  1. caro Jacopo, voglio dare sfogo alla mia fantasia, voglio _nonimmaginare_ Rasoterra, voglio che resti nella mia mente così come l'hai _nondescritto_
    è bellissimo così, ed invidio il tuo parco, invidio te,che puoi passeggiare con lui arricchendoti di tutto quello che Rasoterra è capace di insegnarti e mostrarti, cose che noi, qui, non vedremo mai..
    grazie, un bacio a Rasoterra.. ::))))

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  2. cose che noi, qui, non vedremo mai.. Accidenti! Ma non è possibile che non possiate vedere cose così semplici! Guarda che servono eh...sennò le nevrosi diventano grattacieli...dove prendi l'ascensore e arrivi all'ultimo piano!
    Un sentierino con l'erba...e magari un amico immaginario...è una porta! :-) Jacopo

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  3. Risposte
    1. Un sincero grazie...soprattutto per essere passato in questo blog che considero una propaggine del del mio territorio interiore...!
      Come hai potuto vedere (lèggere)...la tua foto non poteva che ricordarmi questo piccolo mio scritto...!
      :-))) Buena Vida!

      Jacopo

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