martedì 7 ottobre 2014

Terremoto

Una cosa scritta poco dopo il terremoto in Abruzzo.



Indifferente ai crolli
il sole dentro il cielo
brucia lento la massa per riscaldare crepe
passando da soffitti ormai fantasmi.

L’aria del dentro adesso è come il fuori
l’intimità è svanita...è tutto esposto al mondo
le cose come i corpi...mattoni come Lego sparsi sul pavimento.

Bambini che si guardano piangendo
si guardano e lo sanno…non lo sono!

Il terremoto cambia tempo e modi
cambia il vedersi come ci piaceva
ci ridà il senso della dimensione
ci fa sentire piccole persone
che aspettano coesione ed una forma


Prima la scontatezza era la norma...
dopo...

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