Lo scricchiolar dell’ore della notte
nel labirinto dell’orecchio sale
e quando in cima…bussa a porta chiusa…
ma non assorda il suo rumor di busso.
Nel dentro della sala l’immagine ristagna…
stando a mezz’aria presenzia al Sé di Lei.
Il Tempo…intanto…fuori…ticchetteggia
facendosi compagno e confessore…
pur se parlargli è cosa strana assai…
ma assai più strano è quel riuscirci sempre…
quel sempre che mi fa sentire bene.
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