Serpeggiano parole tra
colonne di pensieri
tra erba nera che la
notte invidia...
l’antico tempio del
pensare umano
sonnolento si staglia in
vana attesa
di riti antichi
dichiarati morti da chi accartoccia parole e sentimenti
vendendoli sul banco
come merce
tagliata a tranci grossi
e puzzolenti.
Giunto a fatica dalla
valle in cima...
mi inchino innanzi
all’imponente ombra...
che marmorea...rimane imperturbata e
fredda
come corpo su ferale
terra.
Nei dintorni...silenzio...solo grilli...!
...sentinelle di briciole
tra l’erba
di qualcosa un tempo
stato grande.
Resto in silenzio...penso .
Penso che ognuno ha
dentro questo tempio
ma non è un gran custode
del tesoro
se lascia che vento sole
pioggia fuoco...
e quanto più sia in
grado di aggredire...
si porti via qualcosa
che c’è dato
per celebrare riti a
uomo e donna...ad animali e piante e pietre...agli elementi tutti...
al mondo che sorregge il
nostro peso.
Mettiamoci un berretto
con la scritta
CUSTODE di ME STESSO
* e stiamo attenti ai
ladri di armonia
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